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venerdì 13 marzo 2015

MARIO DONDERO FREELANCE

Roberto Ciccarelli

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Fino al 22 marzo la mostra del grande fotogiornalista Mario Dondero alle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano a RomaVita, foto, pensieri del grande fotogiornalista italiano nel video-ritratto di Marco Cruciani Calma e gesso - in viaggio con Mario Dondero, autofinanziato grazie ai contributi raccolti sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal basso. Per Dondero il freelance è un giocatore di biliardo, un franco tiratore capace di carambolare tra angoli e traiettorie centrando il bersaglio. Nella città assediata del lavoro salariato, e della precarietà, il fotografo parla di un futuro che riguarda tutti noi - pubblicato su Alfabeta 2

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Sono un franco tiratore, un freelance, dice di sè Mario Dondero. E’ la professione del fotogiornalista: calma e gesso, come i giocatori di biliardo, attende il suo istante. Poi il fotografo scatta, mentre il giocatore di biliardo colpisce la palla, carambola, buca.

Questa professione di sè, declinazione dell’identità di un fotografo e del saper fare di un mestiere (la fotografia è sempre un mestiere per Dondero), si ascolta nel video-ritratto di Marco Cruciani Calma e gesso - in viaggio con Mario Dondero, autofinanziato grazie ai contributi raccolti sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal basso, e in parte proiettato  nella mostra alle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano a Roma fino al 22 marzo. Dondero l’ha disseminata qui e lì. Nelle interviste, in brevi e luminosi scritti, poi nelle monografie a lui dedicate, infine nel libro con Emanuele Giordana Lo scatto umano .


giovedì 26 febbraio 2015

VIZIO DI FORMA, SOTTO IL PAVET DEL CAPITALISMO CASINO' C'E' LA SPIAGGIA

Giuseppe Allegri

Abbiamo visto un capolavoro politico-lisergico. Vizio di Forma, il film di Paul T. Anderson, dal libro monumentale di Thomas Pynchon. Il Maggio 68 è una piccola parentesi di luce, un altro mondo che si mostra ora e qui. Provalo, lo vedrai fiorire sotto i tuoi piedi.

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Sotto il selciato, la spiaggia! Questa l'epigrafe di Inherent Vice il “vizio intrinseco”, Vizio di forma, nella traduzione italiana (di M. Bocchiola, Einaudi, 2011) dell'ennesimo, terzultimo, capolavoro di Thomas Pynchon, ora portato al cinema da Paul Thomas Anderson. È un evento atteso da sempre: la trasposizione cinematografica delle avvolgenti narrazioni pynchoniane, con la poesia cinematografica di P.T. Anderson. Un successo. E chissà come potrebbe andare se ci pensasse anche l’altro, geniale, Anderson: Wes!


martedì 9 settembre 2014

BELLUSCONE, AUTOBIOGRAFIA DI UNA NAZIONE A PALERMO

Il Console 

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Siamo postumi a Berlusconi, non finiremo di essere berlusconiani
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È da salutare con grande gioia il ritorno nelle sale cinematografiche di Franco Maresco. Lo spirito intransigente e lirico, caustico e grottesco, spietato e amorevole della coppia, con Daniele Ciprì, che diede vita a Cinico TV e a una manciata di capolavori di poesia cinematografica italiana, troppo spesso dimenticati (Lo zio di Brooklyn, Totò che visse due volte, Il ritorno di Cagliostro).

giovedì 6 marzo 2014

SMETTE QUANDO VUOLE (UN RICERCATORE PRECARIO)?

Roberto Ciccarelli

Pietro, 37 anni, ricercatore precario alla Sapienza di Roma in neurobiologia. "So fare solo molecole" dice di se stesso. Ha perso tutto. Il suo professore non gli ha fatto avere il calcio in culo per vincere una nuova, l'ennesina, borsa di studio (su fondi europei, perché il Miur figurati?) per la sua "ricerca da nobel".

 Allora si ingegna e si dà allo spaccio. Con un suo amico chimico computazionale realizza una molecola che sta alla base di una pasticca potentissima. Brividi, gaudio e allucinazioni.

La pasticca "spacca" e tutti la vogliono. La piccola banda di ricercatori precari che hanno fatto la stessa fine di Pietro diventa una micro-Magliana con tanto di loft con terrazza nell'albergo più costoso della Capitale dove organizzano feste che ricordano - l'immaginario è comune, soldi droga sesso a pagamento - quelle viste nel Lupo di Wall Street (ma c'è molto, molto meno sballo e un senso di colpo un milione di volte più pesante).