
Giuseppe Allegri
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Eccoci di nuovo, l'inizio del 2019 è con la storica battaglia per il reddito di base, universale, incondizionato. Il nostro blog festeggia il nuovo libro di Giuseppe Allegri, Il reddito di base nell'era digitale: libertà, solidarietà, condivisione (Fefé Editore), il risultato della ricerca di una vita, la base di una lotta per il diritto all'esistenza di tutt*, nessuno escluso. Non è mai troppo tardi per iniziarla o continuarla.
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Per un reddito di base
La tesi centrale di questo lavoro è quella di sostenere l'idea di una nuova cittadinanza sociale, in cui la garanzia di un reddito promuova l'indipendenza delle persone e un inedito rapporto fiduciario tra individui, società e istituzioni. Tanto nel caso di un vero e proprio reddito di base, universale e incondizionato, indirizzato a tutta la popolazione, indipendentemente da altre valutazioni di tipo salariale, lavorativo, familiare, etc. Quanto nell'ipotesi di un reddito minimo garantito in cui risulta previsto per le persone che si trovano in alcune condizioni, a rischio di povertà ed esclusione sociale, e perciò condizionato alla prova dei mezzi e all'avviare determinati percorsi tra individui e istituzioni pubbliche. Perché il legame tra misure più tradizionalmente riformistiche, come il reddito minimo garantito, e opzioni più consapevolmente rivoluzionarie, come il reddito di base universale, rispondono alla primaria esigenza di non lasciare nessuno nelle condizioni di dover vivere in povertà e liberare in ciascuno le proprie potenzialità. Sono scelte di politiche pubbliche che permettono di ripensare le protezioni sociali, favoriscono tutela della dignità personale, promozione dell'autodeterminazione esistenziale, affermazione di una solidarietà sociale, ripensamento inclusivo dei servizi pubblici e sociali di qualità.