venerdì 17 aprile 2015

SI LAVORA PER VIVERE, NON SI DEVE AVERE UNA RENDITA PER LAVORARE

Cosimo D. Matteucci
Scrive il presidente della Mobilitazione Generale degli avvocati (Mga): "Va fatto sapere a tutti che in Italia c'è una solidarietà bellissima,  la ricerca dell'unione, l'emergenza di una forza. Avvocati, archivisti, dipendenti e precari, ingegneri, architetti, giornalisti, farmacisti, freelance, geometri, guide turistiche, studenti e tanti altri compongono la coalizione 27 febbraio. Stanno realizzando ciò che mai è stato fatto in Italia, stanno unendo ciò che è stato diviso per troppo tempo" - pubblicato su Essere Sinistra
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Il luminoso destino a cui avrebbe dovuto condurci il mercato ed il capitale non c’è, e questo non può essere ridotto ad una opinione personale, perché è un fatto. Abbiamo invece di fronte una profonda crisi economica, e come sempre accade nelle situazioni di difficoltà, sono sempre i più deboli a pagarne il prezzo maggiore, e sono sempre i più ricchi ad avvantaggiarsene.
Ed infatti la riduzione del lavoro e dei redditi sta determinando l’aggravamento di tutte quelle situazioni di sfruttamento che già esistevano all’interno di ogni comparto economico, all’interno di ogni categoria professionale, facendo progressivamente aumentare il divario tra portatori di reddito alto e medio alto, e tutti gli altri, compresi quelli che di reddito non ne hanno nessuno. La soluzione è riformare e rinegoziare tutto, dai rapporti di lavoro, al fisco, alla previdenza ed alla distribuzione della ricchezza, ed è straordinario come a tal fine si stiano sviluppando processi di aggregazione sociale, politica e sindacale.
Ovunque nascono e si rafforzano coalizioni tra i lavoratori; si stanno aggregando e solidarizzano lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, lavoratori professionali e partite iva, basti pensare in Italia alla Coalizione 27 Febbraio, basti pensare a tutti i movimenti europei, e basti pensare al movimento statunitense #FightFor15, un movimento nato dall’aggregazione di associazioni di categoria che in molte città degli Stati Uniti hanno portato in piazza i lavoratori ed in particolare quelli dei fast food, che da anni chiedono l’aumento della paga oraria minima – il cosiddetto ‘minimum wage’ – a 15 dollari.
Una campagna, quella di #FightFor15, che si sta imponendo a livello nazionale a partire dalla straordinaria capacità d’autorganizzazione di migliaia di lavoratori e lavoratrici delle catene di fast-food, delle grande distribuzione e commercio, delle lavoratrici dell’assistenza sanitaria e domestica.

La manifestazione del 24 aprile all'Inps a Roma della Coalizione 27 febbraio
L’unione, la solidarietà, la condivisione sono forza.
Per questo la Mobilitazione Generale Avvocati e la Coalizione #27F auspicano e contribuiscono alla creazione di una grande Coalizione Sociale.
Va raccontato, fatto comprendere, ciò che sta accadendo tra la manovalanza dell’avvocatura, tra il proletariato forense, tra coloro che vengono sfruttati negli studi legali, tra coloro che dagli studi legali sono stati buttati fuori, a quaranta o a cinquant’anni, perché ai domini non servono più, e che stanno per strada senza diritti, senza garanzie, e con scarsissime possibilità di riconvertirsi.
Va raccontato ciò che sta emergendo progressivamente dalle piaghe della crisi economica, dell’iniquità del sistema fiscale e previdenziale forense, dalle piaghe della selezione censitaria della categoria.
Va fatto sapere a tutti, questo. E va fatta sapere un’altra cosa: c’è una solidarietà bellissima che sta emergendo in questa palude di dissesto.
Tutte le fasce economicamente più deboli dei vari comparti economici e delle varie categorie professionali si stanno, finalmente, riconoscendo l’un l’altra, e si stanno riconoscendo come lavoratrici e lavoratori, guardandosi le mani, e guardandosi negli occhi.
Avvocati, archivisti, dipendenti e precari, ingegneri, architetti, giornalisti, farmacisti, freelance, geometri, guide turistiche, studenti e tanti altri, stanno realizzando ciò che mai è stato fatto in Italia, stanno unendo ciò che è stato diviso per troppo tempo, stiamo unendo tutti coloro sui quali lo Stato e le oligarchie che lo governano ha scaricato il peso della crisi economica ed il peso del sistema fiscale e previdenziale; stiamo unendo tutti coloro che per vivere null’altro hanno che il loro lavoro, il lavoro delle proprie mani, il lavoro del proprio sapere.
Dobbiamo riformare e rinegoziare tutto, dai rapporti di lavoro, al fisco, alla previdenza, e c’è una ricchezza da ridistribuire, perché è così, perché pochi hanno troppo e troppi hanno poco, o non hanno proprio niente, e nell’avvocatura basti pensare alla previdenza, a coloro che stanno lucrando sulla Cassa Forense, che hanno maturato una pensione d’oro combinando il sistema di calcolo retributivo con la grande evasione fiscale, e prendendo così dei soldi che non hanno mai versato, e che adesso chiedono a noi di coprire, con dei minimi obbligatori svincolati dalla capacita reddituale e con la regolarità nei pagamenti contributivi che addirittura vorrebbero prevedere come requisito ai fini della permanenza nell’albo, come requisito per poter continuare a lavorare.
No, non vi consentiremo di ribaltare il principio, perché si lavora per produrre reddito, e non si può e non si deve avere una rendita per poter lavorare.
L’amarezza per l’avido disegno che si vede realizzare è solo superata dalla straordinarietà di ciò che sta accadendo per contrastarlo.
Perché è straordinario come al fine di affrontare e risolvere i problemi comuni, si stiano sviluppando processi di aggregazione sociale, politica e sindacale, processi che si stanno alimentando, appunto, sia in Europa che negli Stati Uniti.
In Italia abbiamo la Coalizione 27 Febbraio, di cui facciamo parte, ed il senso di ciò che ho scritto trova la sua rappresentazione nella Manifestazione del prossimo 24 aprile presso la sede dell’INPS, dove gli avvocati di MGA parteciperanno per ricambiare la solidarietà che abbiamo ricevuto da tutti gli altri professionisti e da tutti gli altri lavoratori, in occasione dello speaker’s corner contro l’iniquità del sistema fiscale e del sistema previdenziale forense, lo scorso 27/02.
Molti non capivano ciò che stava e sta avvenendo, perché noi in Italia non siamo abituati alle cose belle, alle cose buone, noi in Italia non siamo abituati a dare la mano per contribuire al benessere comune, noi in Italia non siamo abituati a vedere delle persone che si aiutano.

Per questo molti non capivano, sono venuti a vedere, e adesso sono con noi. La solidarietà è una grandissima forza, ed è questa la grande motrice della ‪#‎27F‬.

Il processo è ormai in moto, nessuno riuscirà a fermarlo: nessuno riuscirà a fermarci.

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