venerdì 18 novembre 2011

LA FURIA DEI CERVELLI FRA RICERCA E PRECARIATO



Secondo appuntamento del ciclo di incontri "Europa tossica: crisi del capitalismo, crisi del debito e crisi della politica" organizzato da perUnaltracittà - lista di cittadinanza e Democrazia Km Zero. Domani, sabato 19 novembre, alle ore 16.00, nella Sala della Miniatura a Palazzo Vecchio Ilaria Agostini intervista Roberto Ciccarelli e Giuseppe Allegri, autori del libro "La furia dei cervelli", edito da Manifestolibri.

Partendo da un noto verso di Majakovskij, "Gli intellettuali sono i primi a fuggire, subito dopo i topi, e molto prima delle puttane", gli autori spiegano che al centro della loro analisi non c'è la figura dell'intellettuale, né la questione della fuga dei talenti fuori dai confini nazionali. Difatti, come scrivono nell'introduzione, è proprio "nella desolante, e fondamentalmente ipocrita, formula della "fuga dei cervelli" che si riflette la disillusione e la rassegnazione delle classi dirigenti che hanno facilitato, diluito e infine naturalizzato il genocidio delle nuove generazioni". Una retorica, proseguono gli autori, che alimenta polemicamente un fenomeno che è ritenuto minoritario, e che si pone come il risultato della sistematica rimozione delle potenzialità politiche, intellettuali e affettive di tutti i lavoratori.

Il libro racconta del "furore" contro il sistema: "è l'unica matrice del cambiamento, l'inizio dell'autotrasformazione [...] il furore è l'espressione della rabbia degna e dell'odio contro un mondo organizzatosul principio della disperazione e della perdita di tutto. Ma è anche l'espressione del furore divino in cui Platone riconosceva la vera conoscenza di dio, che per noi è quella del contatto con la vita in comune e delle sue potenzialità. La furia dei cervelli è infine l'espressione di una potenza femminile che non è quella distruttrice di Medea, ma quella della creazione di una nuova conoscenza e di una nuova vita.". 

(18 novembre 2011)

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