venerdì 3 ottobre 2014

COSA FANNO I SINDACATI CON I PRECARI E I POVERI IN INDIA E NEGLI STATI UNITI (MA NON IN ITALIA)


Roberto Ciccarelli

La rissa tra Renzi e la Cgil sulla vita dei precari e l'articolo 18: "Cosa avete fatto sui precari?" chiede il primo che dirige il partito che ha inventato il precariato in Italia. Cgil è invece in grande difficoltà e non ha argomenti contro chi l'accusa di essere il sindacato del lavoro dipendente e dei pensionati.

Questo dibattito strumentale, polarizzato dalla crociata surreale e interessata contro l'articolo 18, ignora la realtà più grande dell'auto-organizzazione di chi si è posto veramente il problema nell'ultima generazione negli Usa o in India, ad esempio.


Sindacati, auto-organizzazione, mutualismo e consorzi politici: cartografia del quinto stato al tempo dell’assalto al ceto medio e della povertà generalizzata

Cartografia del quinto stato: sindacati,mutualismo e consorzi politici


Leggi il racconto su Academia.edu: Cartografia del quinto stato: sindacati, mutualismo e consorzi politici in Usa, India e Europa


E' un cortocircuito storico: l'antico mutualismo del XIX secolo e le forme di auto-organizzazione sindacale in Europa sono praticate da tempo in India, in Usa e in molti altri paesi. Workers centers e legal clinic, poi le tecniche del risparmio, dell’autocostruzione, della co-progettazione e della pianificazione collettiva, della cura di se stessi e degli altri, sono diffuse in tutto il mondo tra i poveri urbani, tra i precari e i professionisti, tra i migranti e i nativi che lavorano nelle grandi metropoli in tutto il mondo. 

Il racconto dell’alleanza tra movimenti urbani e sindacati tradizionali, ma anche del loro conflitto. L'obiettivo: rafforzare i movimenti dei poveri, dei precari, dei disoccupati, dei migranti con le strutture dei sindacati e aiutare questi ultimi ad aprirsi alle nuove condizioni di vita delle classi lavoratrici e del nuovo proletariato: il quinto stato.
 




Parliamo di strutture aperte, policentriche  connettive, transnazionali. Si sviluppa per campagne e teorizza l’uso universale dei diritti dell’uomo: il diritto al lavoro è un diritto fondamentale della persona e si afferma attraverso atti o pratiche di cittadinanza. Questo un modo per affermare la centralità dei diritti sociali al di là del lavoro salariato. 











Leggi il racconto su questo link: Cartografia del quinto stato: sindacati, mutualismo e consorzi politici in Usa, India e Europa

1 commento:

  1. Quello che dici avrebbe fatto piacere a Gramsci che accusava l'assenza sostanziale non solo al suo Partito (comunista) ma a tutto l'apparato sindacale poco attento all'importanza del "dover essere" in vero work progress e non ruota di scorta sgonfia che,l'egemonia richiede chiarezza e fermezza tale per essere capace d'andare anche contro tutto il sistema. Nei fatti legali,nei fatti reali. Bianca 2007

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