I giornalisti freelance a Renzi: "Noi non siamo schiavi né invisibili". Intervista sui diritti a Radio Onda d'Urto.
Per il presidente del Consiglio Renzi nel giornalismo italiano non esiste la schiavitù. Guadagnarsi 4900 euro lordi all'anno non è un lavoro. Come uscire dall'invisibilità e dall'ignoranza di chi non conosce la realtà del lavoro oggi.
Un'intervista di Andrea Cegna a Valeria Calicchio, giornalista precaria e componente della Consulta Lavoro Autonomo e Freelance del Lazio. Su Radio Onda d'Urto.
***
Nella lunga conferenza stampa di fine anno il premier Renzi ha trovato il tempo per parlare del mondo della stampa, “non credo che ci sia schiavitù o barbarie in Italia” da parte di alcuni editori.
Oggi ci sono circa 25000 giornalisti precari e freelance che coprono il 55% dei contenuti dei diversi media. Più della metà di loro percepisce non più di 800 euro mensili.
Come si può fare un lavoro di qualità nell’informazione senza una giusta retribuzione e senza diritti?
Sembra che a Renzi non interessi nè l’esistenza di un informazione di qualità nè media critici nei suoi confronti, anche per questo preferirebbe abolire l’ordine dei giornalisti piuttosto che riformarlo in maniera radicale cambiando il suo ruolo e funzione.
Ascolta, scarica l'intervista
Nessun commento:
Posta un commento