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mercoledì 30 dicembre 2015

GIORNALISTI CINQUE EURO AL PEZZO, PER RENZI NON SONO SCHIAVI NE' PRECARI

Andrea Cegna

I giornalisti freelance a Renzi: "Noi non siamo schiavi né invisibili". Intervista sui diritti a Radio Onda d'Urto


Per il presidente del Consiglio Renzi nel giornalismo italiano non esiste la schiavitù. Guadagnarsi 4900 euro lordi all'anno non è un lavoro. Come uscire dall'invisibilità e dall'ignoranza di chi non conosce la realtà del lavoro oggi. 

Un'intervista di Andrea Cegna a Valeria Calicchio, giornalista precaria e componente della Consulta Lavoro Autonomo e Freelance del Lazio. Su Radio Onda d'Urto.

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sabato 17 marzo 2012

GIORNALISTI FREELANCE: SOMMERSI E SALVATI

Sono i "paria" dell'informazione. I dati parlano di una vergogna senza precedenti che si può paragonare senza timore di esagerare, a quella dei caporali che sfruttano la manodopera a giornata. Due euro al pezzo, 5 o dieci. E non importa che si tratti di grandi testate o del giornale di provincia. Il precariato sottopagato non è più limitato al “periodo di prova”, cui segue un’assunzione: può invece durare una vita intera. Scrivere in Italia, la giungla del lavoro immateriale sottopagato, senza diritti, non tutelato:

giovedì 23 febbraio 2012

GIORNALISTI FREELANCE NELLA GIUNGLA DELLA CAPITALE

Roma è la giungla del lavoro immateriale sottopagato, senza diritti, non tutelato. Lontanissima dall'immagine della capitale dormiente e assistita, ministeriale e mollacciona, dei film di Alberto Sordi, nel racconto che ne fanno i giornalisti precari del coordinamento romano "Errori di stampa", la Capitale vive sospesa nella zona grigia tra lavoro dipendente e indipendente.