Visualizzazione post con etichetta 25 gennaio 2018. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta 25 gennaio 2018. Mostra tutti i post

giovedì 25 gennaio 2018

COSA PUO' UNA FORZA LAVORO



La forza lavoro è la facoltà regina: la facoltà delle facoltà. E' il risultato dell'attività congiunta, e contraddittoria, del giudizio e dell'immaginazione, della capacità e dell'intuizione. La sua base è: "Perseverare nel nostro essere" scrive Spinoza. 

La forza lavoro è la facoltà di produrre valori d'uso, non è solo una capacità di lavorare. E non è uno stato, una situazione acquisita e interamente realizzata nei fatti. E' un'attività in corso di effettuazione, sempre  alla prova, esposta di conseguenza all'incompletezza, allo sbrogliarsela e all'imbrogliarsi. 

C'è una potenza del produrre e del pensare nella forza lavoro. E' incarnata nei corpi, agita dalle menti, continuamente rimossa nel lavoro, incastrata nelle cose, fissata nella merce, sequestrata dall'algoritmo.  È quella potenza che chiama dall'interno e riappare in un mondo in pezzi sotto forma di istanti, affetti concentrati, possibilità date e non date.

Nell'errore, nell'alienazione, nell'intuizione, nel frammento o una anomalia, c'è un modo per uscire dal ristagno della vita.

Anche con la potenza, vera o immaginata, perduta o tradita, l'apertura della facoltà continua a percepirsi. Si rilancia, di ripresa in ripresa, di ripetizione in ripetizione di un atto meccanico e impersonale. In esso la potenza non si esaurisce mai. E' suscettibile di essere programmato in partenza fino a quando la vita inciampa in un ostacolo e inizia a interrogarsi su se stessa.

Il problema non è che cos'è il lavoro, ma cosa può questa forza lavoro. Come può il suo potere farsi forza?


*Roberto Ciccarelli, Forza Lavoro. Il lato oscuro della rivoluzione digitale, DeriveApprodi, in libreria dal 25 gennaio 2018. Su http://www.deriveapprodi.org/2018/01/forza-lavoro/

sabato 9 dicembre 2017

LIEVE, LA FELICITA', POTENTE

Milano, gli anni della grande speranza. (Attilio Mina, 1970)
Il diritto di esistenza va reso effettivo, il reddito di base, la libertà di parola e espressione, la libertà dal bisogno e dalla paura, l’amore verso di sé, degli altri e per la futura umanità.

Lieve, la felicità, potente.

*** Roberto Ciccarelli, Forza Lavoro. Il lato oscuro della rivoluzione digitale, DeriveApprodi, 25 gennaio 2018