domenica 12 aprile 2020
STAI A CASA
Stai a casa, vai a lavorare.
Stai a casa, la minaccia è in casa, non è solo dietro la porta.
Stai a casa, c'è il rider che porta la spesa, non ha né contratto né tutele, si chiama con la App.
Staia casa, raggiungete le librerie.
Stai a casa, riaprire in una pandemia significa fare morire le persone.
Stai a casa, esci con il cane.
Stai a casa, il 60% delle imprese in Veneto sono aperte con l'autocertificazione.
Stai a casa, le imprese non riaprono almeno fino al 3 maggio, tranne quelle essenziali, anche in Lombardia.
Stai a casa, il "dopo" arriva dopo il 3 maggio.
Stai a casa, il dopo arriverà tra sei mesi, un anno, due anni con il vaccino.
Stai a casa, domani si può richiudere tutto.
Stai a casa, è colpa dei runner.
Stai a casa, anche in cinque in cinquanta metri quadri. Gli sfratti sono sospesi, non lavorate, non è previsto un contributo straordinario all'affitto.
Stai a casa, ci sono le casse integrazioni, non al 100% del salario. Nessuno resterà indietro, perderai dal 20 al 50% del salario.
Stai a casa, la Lombardia anticipa la cassa integrazione. La Lombardia non può pagare gli ammortizzatori sociali.
Stai a casa, avrete un bonus di 600(800) euro se siete iscritti alla gestione separata Inps. Se siete iscritti a una cassa del lavoro autonomo ordinistico, e il vostro lavoro vi porta a versare contributi anche in altre casse, non avrete il bonus.
Stai a casa, ci sarà un "reddito di emergenza". non l'estensione senza vincoli del reddito di cittadinanza. Nessuno deve restare indietro, ma non riconosciamo il diritto all'esistenza di tutti, né la remunerazione del lavoro che facciamo gratis per le piattaforme digitali con le quali il Ministero dell'Istruzione ha siglato un protocollo.
Stai a casa, pensiamo alla privacy. I dati vanno alle piattaforme in una pandemia, lo avete fatto fino ad oggi normalmente.
Stai a casa, o ti autodenunci come "in nero", o non farai dopo più l'unico lavoro che ti concede questo sistema. Dopo arriveranno i controlli, perché ora nessuno deve restare indietro.
Stai a casa, nessuno resterà indietro. Dopo non avrai un ammortizzatore sociale universale, l'unico capace di non frammentare una società già frammentata.
Stai a casa, i pensionati non avranno un reddito di emergenza. La maggioranza vive con la pensione minima. Anche con meno dei 600 euro destinati agli autonomi. Nessuno sarà lasciato indietro.
Stai a casa, dopo non ci sarà l'unico sostegno universale a tempo che è stato riconosciuto per l'emergenza.
Stai a casa, fare domanda, non fare domanda.
La moltiplicazione di segnali contraddittori sull'apertura e sulla chiusura, sulla stasi e sul flusso, produce un effetto permanente di doppio legame [double bind] che diventerà man mano insostenibile. Da un lato mina l'autorità di chi detiene il potere; dall'altro lato alimenta la ragione stessa di un potere che deve sciogliere i paradossi che produce.
Ingiunzioni paradossali: al lasciare passare segue un controllare, e viceversa. Com'era prima sarà soprattutto dopo: un'intensificazione di un continuo stato di emergenza in nuove forme.
Questa fissità mobile, l'immobilità impaziente di una circolazione selettiva e revocabile. Dopo ci sarà un'altra emergenza e sarà una battaglia riconoscere quale emergenza sociale ed economica viene prima in una nuova cittadinanza virale.
Il dopo è adesso.
(Roberto Ciccarelli)
Etichette:
cassa integrazione,
cittadinanza virale,
coronavirus,
furia dei cervelli,
reddito di cittadinanza,
reddito di emergenza,
Roberto Ciccarelli,
stai a casa,
state a casa,
virus
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento