Roberto Ciccarelli
Knowledge Workers. Dall’operaio massa al freelance (Asterios editore), Sergio Bologna ripercorre la traiettoria che dall’operaio massa ha portato ai freelance, al “lavoratore autonomo di seconda generazione” e al self-employed (auto-impiegato). Un pamphlet da leggere per capire di cosa parliamo quando parliamo di "coalizione sociale" - Da Alfabeta
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Un saggio breve dove Sergio Bologna, poliedrica figura dell’operaismo italiano, storico del movimento operaio, freelance, attivista e fondatore di riviste d’avanguardia come Primo Maggio, riflette sul “post-operaismo”. Il “post” viene adottato perché il fondatore dell’operaismo Mario Tronti sostiene che l’operaismo si è concluso con la rivista “Classe operaia” già negli anni Sessanta. Bologna si attiene a questa distinzione.
Ciò che gli interessa è delineare una caratteristica specifica della storia degli intellettuali emersa nel Dopoguerra: la lotta contro il crocianesimo nell’accademia e il conformismo regnante sul mercato editoriale. Un’eccezione riconosciuta che continua a riscuotere l’interesse nelle nuove generazioni, non solo italiane.
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sabato 16 maggio 2015
SERGIO BOLOGNA: DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI FREELANCE
venerdì 27 febbraio 2015
DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI COALIZIONE SOCIALE
Roberto Ciccarelli
Da parola chiave del centro-sinistra, quello delle alleanze arcobaleno o dei rissosi governi Prodi, la sinistra politico-sindacale italiana ha riscoperto la parola “coalizione”. Un termine che si pone in antitesi alla sommatoria dall’alto e alla fusione degli attuali ceti politici. Ma, ad analizzare bene, le idee di coalizione di Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Sergio Bologna assumono sembianze diverse. Un' analisi pubblicata su MicroMega
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Nel linguaggio del segretario della Fiom Landini, quando
non spende il tempo a smentire di voler
entrare in politica, “coalizione” significa questo: “Il sindacato – ha detto - si deve porre il problema di una
coalizione sociale più larga che superi i confini della tradizionale
rappresentanza sindacale e aprirsi a una rappresentanza anche politica. La
sfida democratica a Renzi passa anche da qui”.
La versione Ladini
Strumentalizzazioni di Renzi, e titoli di giornali fuorvianti a
parte, la coalizione di Landini privilegia l'idea di una primazia del
“sindacale” sul “politico”. Per questo auspica un ruolo forte del sindacato
(Cgil più Fiom) che supera se stesso e diventa un soggetto politico che
ingloba, e uniforma, le infinite e divergenti sigle della sinistra “sociale”,
movimentista o associativa. E immagina di aspirare nel suo vortice ciò che
resta dei frammenti della sinistra politica che seguono progetti politici
inconciliabili: l'alleanza con la
“sinistra Pd” - qualsiasi cosa significhi – o l'incarnazione di una Syriza
all'italiana.
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