Aerolito, libro evento, delirio intelligente ma gratuito, pantografia. Si sono sprecate le iperboli sull'Antiedipo, il libro pubblicato dal filosofo Gilles Deleuze e dallo psichiatra Félix Guattari nel 1972, di cui quest''anno festeggiamo il quarantennale. L'AntiEdipo è in realtà una cassetta degli attrezzi che fornisce la più ampia, e densa, analisi del capitalismo contemporaneo, qui fotografato agli esordi della sua finanziarizzazione definitiva. Rileggere oggi l'AntiEdipo significa recuperare la più attendibile delle possibili genealogie della nostra vita quotidiana articolata sullo scambio tra crediti e debiti, ossessionata dall'imperativo dell'austerità e del rigore, cioè sui sinonimi della colpa, del debito, della pena da espiare – il dispositivo del controllo delle vite individuali e degli Stati messi in campo in Europa per contenere gli effetti della crisi. L'AntiEdipo rappresenta oggi uno dei pochissimi libri che aiutano a decrittare l'alluvione moralistica che ha investito le popolazioni dell'Europa del Sud (i cosiddetti Piigs) ed è utilissimo per capire che quella in atto non è una lotta tra i paesi virtuosi del Nord e quelli lassisti del Sud, ma è la dinamica normale del capitalismo finanziario.
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mercoledì 24 ottobre 2012
40 ANNI DI DESIDERIO: L'ANTIEDIPO (1972-2012)
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Roberto Ciccarelli
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