Sarà perché al ministero del lavoro oggi c'è qualcuno che riesce a leggere i numeri della macroeconomia, come il presidente dell'Istat Enrico Giovannini, ma sembra che in Italia ci sia un governo che si è accorto che «siamo in recessione da un anno». La notizia non è certamente confortante, ma una tale schiettezza nel riconoscere fatti, universalmente noti alle famiglie impoverite o al 38,4% dei giovani disoccupati tra i 15 e i 24 anni, mancava dal 2008. Quando cioè la crisi è iniziata e sui colli romani folleggiava Silvio Berlusconi. Da allora, purtroppo, la capacità di fare un'analisi economica onesta non è migliorata.
«È troppo presto per trarre dei giudizi sul nuovo governo - afferma Luciano Gallino, l'autore di Finanzcapitalismo - ma mi ha colpito questa idea di riformare la riforma Fornero che dicono sia stata concepita per un periodo di crescita dell'economia e oggi, con la recessione, bisogna cambiarla perché presenta alcune rigidità che compromettono la ripresa dell'occupazione. Il problema è che eravamo in recessione anche dieci mesi fa, quando la riforma è stata approvata. Mi chiedo a questo punto che senso abbia avuto approvarla».
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domenica 5 maggio 2013
LUCIANO GALLINO: "CONTRO L'AUSTERITA' SERVE UN NEW DEAL EUROPEO"
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