La società di mutuo soccorso "Insieme Salute" compie vent'anni. Negli anni della crisi ha aumentato i suoi soci. Il progetto della mutua "Elisabetta Sandri" rivolto ai lavoratori indipendenti esclusi dal Welfare statale
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Gli iscritti alle società di mutuo soccorso sono aumentati in quattro anni del 70%. Nel 2010 erano poco meno di 600 mila. Secondo la Federazione Italiana Mutualità Integrativa Volontaria (FIMIV), oggi sono arrivati a quasi un milione. Un record impressionante prodotto dagli oltre 15 miliardi di tagli alla sanità pubblica dal 2010 ad oggi imposti dalle politiche di austerità e dal drastico peggioramento della condizione economica delle famiglie.
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Gli iscritti alle società di mutuo soccorso sono aumentati in quattro anni del 70%. Nel 2010 erano poco meno di 600 mila. Secondo la Federazione Italiana Mutualità Integrativa Volontaria (FIMIV), oggi sono arrivati a quasi un milione. Un record impressionante prodotto dagli oltre 15 miliardi di tagli alla sanità pubblica dal 2010 ad oggi imposti dalle politiche di austerità e dal drastico peggioramento della condizione economica delle famiglie.
Nell’ultimo
quinquennio sono nate oltre cento società di mutuo soccorso. Un accordo
tra FIMIV e Confcooperative ha disposto che la mutualità sia finanziata
dalle banche di credito cooperativo operanti in tutto il territorio
nazionale, dalla Lombardia alla Puglia. Un altro fronte di sviluppo è
quella dei contratti nazionali. Sono almeno cinquanta i rinnovi che
prevedono forme di mutualità. Ci sono fondi che interessano gli
operatori del commercio, i chimici o i metalmeccanici.
Ad
avere influito sul rinnovato sviluppo del mutualismo sono state due
decisioni. Dal 2008 due decreti varati dal governo prodi e poi da quello
Berlusconi hanno autorizzato l'istituzione dei Fondi sanitari
integrativi, in attuazione della riforma sanitaria del 1999. Una legge
del 2012 ha poi aggiornato la normativa sul mutuo soccorso che risaliva
al 1886 disponendo alcune norme fiscali per favorire la deducibilità
delle spese per l'assistenza sanitaria integrativa per le aziende che la
prevedono per i propri dipendenti (3600 euro circa a persona). Secondo
la Fimiv le persone coinvolte nel welfare aziendale superano oggi i 14
milioni. Dieci anni fa erano non più di 3 milioni.