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venerdì 12 giugno 2015

IL LAVORO NON BASTA

Giuseppe Allegri

Il diritto a una esistenza libera nella fine della società salariale. Il libro di Chiara Saraceno, Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi (Feltrinelli)

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È un volume essenziale per questi tempi e provocatorio sin dal titolo quello di Chiara Saraceno: Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi (Feltrinelli , pp. 137, 15 euro). Essenziale, perché indaga la recrudescenza delle condizioni di povertà nel vecchio c ontinente, con la precisione chirurgica dei dati e con la forza argomentatrice dell’analisi sociale, ben piantata nelle forme di vita contemporanee. Provocatorio, perché si oppone con determinazione a quelle politiche pubbliche predominanti che riducono il Welfare a un Workfare oppressivo e vessatorio nei confronti di una società, italiana ed europea, sempre più attraversata dall’aumentata percezione individuale e collettiva di insicurezza economica e perciò impaurita.

sabato 10 marzo 2012

DA GENTILUOMINI A MERCENARI



Dario Banfi e Sergio Bologna*

Alle origini del lavoro indipendente, delle professioni e del precariato. Un racconto su quello è diventato, oggi, il lavoro e, domani, di cosa sarà. Una lettura irrinunciabile per capire di cosa parliamo quando parliamo di "riforma del lavoro", "riforme delle professioni" o lavoro subordinato e autonomo.



L'ideologia del professionalismo e la sua crisi


Non è proprio un libriccino il testo che l’International Labour Office ha dedicato alla figura che l’immaginario collettivo associa di più al professionista di successo: il consulente di direzione. Pubblicato alla metà degli Anni Settanta e più volte aggiornato nei decenni successivi, è un’opera collettiva alla quale hanno dato il loro contributo personaggi che in seguito sarebbero diventati delle star, come Roland Berger e altri. Ad un certo momento nel testo spunta la domanda: “la consulenza è una professione?”