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giovedì 25 febbraio 2016

MDLSX SILVIA CALDERONI/MOTUS: COSA PUO' UN CORPO

Il Console

«Secondo me, le emozioni non possono essere descritte da singole parole».
Così Calliope/Cal protagonista di Middlesex, di Jeffrey Eugenides.

E si rimane letteralmente emozionati e senza parole dinanzi alla splendente visione di MDLSX, fino al 27 febbraio al prezioso Angelo Mai di Roma (Via Terme di Caracalla 55), con Silvia Calderoni, regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, drammaturgia Daniela Nicolò e la stessa Silvia Calderoni: una produzione dell'instancabile collettivo teatrale Motus che da oltre vent'anni esalta gli appassionati di teatro di tutte le età. Senza sbagliare mai un colpo.

Divenire permanente
E allora solo poche battute, per non perdere l'occasione di andare all'Angelo Mai nelle prossime serate. Ed immergerci completamente in emozioni, passioni, illuminazioni. Difficili anche da raccontare. Perché bisogna essere lì, vedere e rivedere MDLSX. C'è chi, oltre un secolo fa, assistette a venti repliche della Carmen di Bizet, nella sua personale, folle e irriducibile ricerca dell'oltre-uomo. E a noi piacerebbe assistere altrettante volte, magari con i nostri figli, genitori, sorelle e scolaresche, alla performance al contempo dolce, poetica, furiosa, lirica, ironica e intimista di Silvia Calderoni, anima, corpo, testa, cuore pulsante di questo diario intimo in pubblico che è MDLSX.

martedì 30 dicembre 2014

2015: MEGLIO ANDARE DOVE SUONANO L'ELECTRO


Il Console

Come ogni fine anno, anche nel 2014 il nostro critico musicale di riferimento ci regala la top-ten 2014. E, come sempre, disegna l'anno che viene con tonalità profetiche, tra cupa elettronica e scintillanti eroine elettriche

giovedì 5 giugno 2014

CHI COMANDA A ROMA: IL CASO ANGELO MAI E LE LOTTE PER LA CASA

L’Angelo Mai, il centro di cultura indipendente sequestrato dalla magistratura romana il 19 marzo scorso nell'ambito dell'inchiesta sul Comitato popolare di lotta per la casa per il reato di associazione a delinquere, è stato riaperto ieri mattina verso le 11. L’«Osteria di Pina» che, secondo l’accusa, sarebbe stato uno dei luoghi dov’è avvenuta la presunta estorsione ai danni degli occupanti delle ex scuole Hertz e in via delle Acacie entrambe sgomberate, resta ancora sotto sequestro.

Sono stati due i provvedimenti con i quali il tribunale del Riesame ha smontato la tesi accusatoria dell'associazione a delinquere intesa a sfruttare le esigenze abitative di centinaia di persone formulata dal pubblico ministero Luca Tescaroli. Oltre a quella che ha parzialmente dissequestrato l'Angelo Mai, c'è anche la sentenza del 28 aprile scorso con la quale sono state respinte le richieste di custodia cautelare per Pina Vitale e altre 4 attiste del Comitato popolare di lotta per la casa e il divieto di residenza a Roma per altre persone.

"Si discuterà a questo punto quali sono i comportamenti illegali - ha detto l'avvocato Arturo Salerni - l'ipotesi accusatoria è stata smontata dal Riesame che ha dimostrato una grande considerazione per la mobilitazione dei cittadini e degli artisti a sostegno dell'Angelo Mai. I giudici hanno apprezzato il documentario sull'esperienza del comitato popolare di lotta per la casa "Casa nostra" Livia Parisi. E' stato compreso che queste occupazioni sono una risposta alla drammatica emergenza abitativa. Il processo sarà ancora lungo, andremo per gradi".