"Zero
ore" significa che i lavoratori devono essere reperibili in ogni momento
dall'azienda che deve soddisfare una commessa. Turning Point li usa per servire pranzo e cena alle mense dei
poveri, per garantire l'assistenza ai tossicodipendenti o ai malati mentali e
persuadere gli alcolisti a smetterla con la bottiglia. Chi accetta di lavorare
a zero ore lo fa per poche settimana, seguite da pause lunghe, per poi tornare
a lavorare. Senza riconoscimento della malattia, delle ferie, di
un'assicurazione contro gli infortuni, insomma dei diritti fondamentali
garantiti ai lavoratori dipendenti, come anche quelli a "termine".
Visualizzazione post con etichetta principessa diana. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta principessa diana. Mostra tutti i post
martedì 13 agosto 2013
SCHIAVI A BUCKINGHAM PALACE: ZERO ORE, ZERO CONTRATTI, ZERO FUTURO
Etichette:
contratti zero ore,
contratto a termine,
expo 2015,
inghilterra,
la furia dei cervelli,
lavoro,
precariato,
principessa diana,
Roberto Ciccarelli
Iscriviti a:
Post (Atom)