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venerdì 31 gennaio 2014

GRILLO, CASALEGGIO E LA DEMOCRAZIA DEL CLIC!

Il movimento 5 Stelle è il braccio politico-elettorale di un complesso aziendale, Beppe Grillo e la Casaleggio & Associati, che ha come obiettivo il profitto. Nel pamphlet Clic! Grillo, Casaleggio e la demagogia elettronica (Cronopio, pp. 150, euro 12,50), Alessandro Dal Lago spiega che non si tratta solo di un profitto monetario, anche se i guadagni del blog di Beppe Grillo sembrano cospicui, bensì di un valore pregiatissimo nella politica contemporanea: l’influenza e dunque il consenso. 
 
Per Dal Lago la tecnica M5S per conquistare il consenso è ispirata ad un’antica formula filosofica: la complexio oppositorum. In logica questa espressione, immortalata da Carl Schmitt in un saggio sul cattolicesimo, significa “aggregazione degli opposti”. Nella pratica quotidiana dei 5 stelle essa permette di mantenere sullo stesso piano un discorso sulla No Tav o sul “reddito di cittadinanza”, temi di “sinistra”, e la xenofobia anti-immigrati, tema di “destra”. La conquista dell’influenza avviene a costo della cancellazione della contraddizione politica destra contro sinistra (“sono solo congetture”, dice l’inno dei 5 Stelle) e a favore dalla contrapposizione tra il bene (il “popolo”) contro il male (la “casta”). 

sabato 2 marzo 2013

WU MING: "GRILLO PROSPERA SULLE MACERIE DEI MOVIMENTI RADICALI"


Quella di Grillo è una strategia diversiva. Serve a spingere l'«indignazione», tanto celebrata nelle acampadas spagnole o negli Occupy americani, lontano dalle piazze italiane. Più la crisi diventa feroce e più le scariche di risentimento vengono fatte confluire in un comodo format, quello del blog del Capo dei Cinque Stelle che solletica il giustizialismo giacobino contro la «casta» e le sue maschere.

Per Wu Ming, il collettivo dei cinque scrittori (oggi quattro) autori di Q, (come Luther Blissett), 54 e Altai, il movimento 5 stelle ha inquadrato le energie potenziali di una rivolta contro l'austerità in una gabbia discorsiva che fa la parodia del conflitto politico, lasciandolo amministrare da «un'organizzazione settario-aziendale» (la Casaleggio&Associati) e dalla guida simbolica di Beppe Grillo. Per loro il radicalismo pentastellato «amministra la mancanza di movimenti radicali in Italia». 

La tesi esposta con determinazione in un articolo sul sito di Internazionale, è stata ampliata su «Giap», l'influente blog dei Wu Ming, interrompendo il silenzio attonito dei movimenti che hanno attraversato l'ultimo decennio, da Genova alle campagne sui beni comuni.

mercoledì 27 febbraio 2013

MARCO ROVELLI: "LA SINISTRA CLASSICA E' TRAPASSATA, OCCORRE UN DIALOGO CON IL MOVIMENTO 5 STELLE"


Marco Rovelli, scrittore, è stato uno dei promotori di «Cambiare si può», l'appello alla costruzione di una sinistra autonoma, basata su pratiche reticolari e dal basso, che è stata soppiantata dalla pratica leaderistica e verticistica che ha portato alla formazione della lista Ingroia. «Avrebbe dato un segnale forte, ovvero che la sinistra aveva compreso il salto epocale che stiamo vivendo. Ma i dirigenti della sinistra classica non sono all'altezza di questo trapasso. E infatti loro sono trapassati».

Credi che la vittoria di Grillo imponga un ripensamento della sinistra?
Questa esigenza c'era indipendentemente da Grillo. E credo che anche il movimento5stelle si trasformerà nel prossimo futuro.