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martedì 3 settembre 2013

BEFFATO AL CONCORSONE: «HO VINTO UN POSTO, MA NON SARO' ASSUNTO»

Dopo 11 mesi di test, verifiche e esami, Roberto ha vinto una cattedra. Poi l'amara scoperta: quest'anno non sarà assunto e non riceverà uno stipendio

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Roberto De Robertis, 36 anni, è un docente di ruolo senza cattedra né stipendio. È uno dei 2.032 vincitori del «concorsone» beffati da un errore di programmazione del Ministero. Dopo undici mesi di prove e colloqui massacranti si è classificato 13° su 33 posti disponibili in «lingua e civiltà inglese». Metà – quindici - avrebbero dovuto essere assegnati quest’anno, ma le persone che hanno preso una cattedra sono state solo nove. Roberto non sa in quale scuola ha vinto la cattedra, né la città pugliese dove insegnerà.

Dove sono finite le altre sei cattedre?
Al momento sono scomparse. Gli altri vincitori non sono stati convocati entro il 31 agosto per essere immessi in ruolo in questo anno scolastico. La graduatoria di lingua inglese è stata pubblicata il 13 agosto. Gli uffici hanno convocato i vincitori il 28. Ogni convocato avrebbe dovuto scegliere la cattedra in una scuola media o in una superiore. I posti avanzanti dovevano essere assegnati con un’altra convocazione che però non è stato possibile espletare.

martedì 16 aprile 2013

PIU' CLASSI POLLAIO E MENO 81.614 INSEGNANTI

Tra il 2008 e il 2013 in Italia sono scomparsi 81.614 insegnanti a fronte di un aumento di più di 90 mila alunni in tutte le scuole. Lo sostiene la Flc-Cgil in uno studio dove viene segnalato anche il taglio di 43 mila Ata avvenuto nel corso degli ultimi cinque anni. Tranne che nell’infanzie, sono state cancellate 28 mila cattedre nella scuola primaria, 22 mila nelle medie e 31 mila nelle superiori.

Continua a leggere: Più classi pollaio e meno 81.614 insegnanti

martedì 18 dicembre 2012

A SCUOLA LA VITA E' TUTTA UN QUIZ: SESSISTA E RAZZISTA

C’era Marina che stava parlando al telefono, mentre Mauro e Franco guardavano la TV. C’era Stefano, che piangeva perché aveva fame! Ma se non piange Stefano ha fame? C’era Mario, che è gentile ma non è un fiorista. Luigi continuava a passeggiare, mentre aspetta un treno per Milano che parte con 1 ora e 20 minuti prima di quello di Genova. Il problema è che lui è a Roma. Aiutatelo. Trovate le coincidenze. Lui non ce la fa.

Al convegno immaginario che si è radunato davanti al mio pc collocato nel sottoscala dell'istituto tecnico Stendhal in via Cassia 726 a Roma è spuntata un'assemblea di studenti. Tra di loro c'era qualcuno a cui piacevano i libri e qualcuno che si definiva un rivoluzionario. Quindi tutti gli studenti sono rivoluzionari e leggono i libri. Magari, ma non ho avuto tempo di approfondire la conoscenza di questa nuova umanità che affolla le classi, perché è venuto il momento delle bariste avellinesi.

venerdì 2 dicembre 2011

"PERCHE' NON DOVREI LASCIARE QUESTO PAESE DOVE NULLA E' NORMALE, NEMMENO UN CONCORSO?"


Roma 1-5 dicembre: la rivolta dei candidati al megaconcorso per insegnare all'estero. Sbrigatevi perché con il dottorato, questo è uno degli ultimi modi per evadere dalla gabbia.


Chiusi dentro il bunker dell'Ergife per 18 ore, sei mila concorrenti per il ruolo di insegnante di italiano all'estero hanno atteso l'ultima prova di francese prima di riuscire a mangiare un panino. Nella cattedrale nel deserto in via Aurelia dove si è svolta la prima giornata della selezione alla quale parteciperanno 37 mila persone per 281 posti come lettore, docente o personale Ata, il 1 dicembre le quattro commissioni del concorso sono andate in tilt, provocando la rivolta dei candidati.