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sabato 22 giugno 2019

IL "REDDITO DI CITTADINANZA" DEI CINQUE STELLE E' "DI SINISTRA"? UNA DISASTROSA AMBIGUITA'





Roberto Ciccarelli

Mentre ero alla Fiera di Roma, per raccontare il concorsone per i "navigator", è rimbalzata sui media ancora una volta l'idea che il "reddito di cittadinanza" voluto dai cinque stelle, e adottato dal governo con la Lega, sia una "cosa di sinistra". Avrete sentito in Tv affermazioni del tipo: "Questo governo ha fatto cose buone, come il reddito, e cose cattive", probabilmente tutte le altre. Affermazioni che pretendono di identificare le cose "buone" nella "sinistra". Purtroppo non è così semplice, sia perché la sinistra non è necessariamente "buona", sia perché la stessa definizione di "sinistra" produce oggi disastrose ambiguità, proprio come lo sono i Cinque Stelle. Mi sono allora chiesto da dove nasca la convinzione per cui un workfare - che non è un "reddito di cittadinanza" - sia "di sinistra" e il motivo per cui, nonostante il fuoco di sbarramento dei dominanti, questa idea sia stata accreditata. E' una storia interessante, spiega molte cose nel discorso politico oggi. Ed è scandalosa. 

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giovedì 24 ottobre 2013

REDDITO MINIMO: UN'ALTRA MAGGIORANZA E' POSSIBILE IN PARLAMENTO


Giuseppe Allegri

Sembra che nel desolante panorama parlamentare di questa legislatura qualcosa si muova. Ieri mattina il gruppo parlamentare di SEL, capitanato da Titti Di Salvo, Gennaro Migliore e Nichi Vendola, ha presentato la proposta di legge per l'istituzione del reddito minimo garantito anche in Italia, unico Paese dell'UE, insieme alla Grecia, a non prevedere una misura simile: ma questo lo sappiamo tutti, anche il Governo. È da almeno vent'anni che “l'Europa ce lo chiede”: dalla Raccomandazione comunitaria del giugno 1992 sul minimum income. E sono almeno trent'anni di trasformazioni delle forme del lavoro che imporrebbero la previsione di una misura universalistica di sostegno al reddito. Che sia questa la volta buona?

domenica 21 aprile 2013

GRILLO, "MARCIA SU ROMA" E IL "FASCISMO BUFFO"


Benvenuti nel giorno I dell'austerità, tendenzialmente presidenzialista e postdemocratica, in Italia. Benvenuti nel tempo che concilia il serio con il faceto, dove il serio è Berlusconi padre della patria e il faceto sono tutti i comunisti miglioristi e berlingueriani - insomma i sinistri che odiano la stessa idea ridicola della "sinistra" - quelli che hanno assassinato Bersani e il suo partito e oggi applaudono la rinnovata solidarietà nazionale privata della fantasiosa geometria delle "convergenze parallele", risultato di un'altra epoca, ben più creativa della politica italiana, ma ugualmente inutile. 

lunedì 4 marzo 2013

ALDO BONOMI: POLITICA TRADIZIONALE INCAPACE DI PARLARE AD AZIENDE E LAVORO

Sul Sole 24 ore Aldo Bonomi  riflette sull'affermazione del Movimento 5 stelle e il fallimento delle culture politiche, il progressismo postcomunista e il forza-leghismo: la loro incapacità di sintetizzare la richiesta di resistenza all'austerity e ai flussi con la richiesta di innovazione, di rottura, di merito e di regole, della società e dei ceti terziari. La soluzione? Promuovere le energie vitali della furia dei cervelli, i problemi sociali del "Quinto Stato" e iniziare a viaggiare e costruire nei territori.