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mercoledì 6 dicembre 2017

CAUTE!




Nel terzo libro dell’Etica Spinoza ha citato Cicerone. Per lui i «migliori» sono più di altri guidati dalla ricerca della gloria. Di tale fascino sono vittime i filosofi che mettono il nome sui libri che invitano a disprezzare la gloria. Così facendo smentiscono il loro stesso biasimo e firmano un libro che finirà per coltivare il generale desiderio di essere rinomati. Si può ottenere un riconoscimento anche ammonendo sui rischi dell’ambizione, da Spinoza definita cupidità immoderata, che porta ad essere visibili o a lavorare per esserlo.

In alternativa si potrebbe invocare la tradizione epicurea che invitata a vivere nascosti, o appartati (làthe biòsas). Un motto adottato dallo stesso Spinoza nel suo emblema: la rosa selvatica accompagnata dall’ammonimento latino «Caute!». La rinomanza produce nemici. E Spinoza, il più mite tra i filosofi, ne conobbe tanti: dalla comunità ebraica che lo espulse per le idee sovversive su Dio, alla Chiesa riformata d’Olanda che non gradiva la sua lettura della Bibbia.

C’è tuttavia una positività nel perseguire l’ambizione. Quando la gloria non corrisponde ad uno scopo personale, o religioso (la «gloria di Dio»), ma ad una passione collettiva. Il desiderio di fare il nostro bene, facendo il bene altrui. Unire gli uomini in un’amicizia politica. Soddisfare l’utile individuale a condizione di produrre una potenza comune. Ci sarebbe da gloriarsi di un’impresa che costruisce l’eternità sulla terra. Chi è animato da un simile anelito è virtuoso perché non intende suscitare l’ammirazione (e l’invidia) per una dottrina che porta il suo nome. Vuole praticare la gloria insieme agli altri. Quella dottrina la chiamavano comunismo. Oggi non è un’impresa che si costruisce in un format.

Roberto Ciccarelli

giovedì 28 febbraio 2013

LA SINISTRA E' MORTA, SOLO UN GRILLO LA POTRA' SALVARE?

L’affermazione del Movimento 5 Stelle annuncia la scomparsa della sinistra in Italia. Non di quella “radicale”, già spazzata via dalla rivolta del 2008, quando all’incirca 2 milioni di persone si rifiutarono di votarla, azzoppando per sempre l’ala sinistra, un miscuglio di ingraismo, comunismo terzinternazionalista, nostalgici del PCI, sindacalismo di base: quella che non ha voluto aderire alla “cosa” degli Occhetto-D’Alema-Veltroni-Bersani.

E’ stato colpito duramente il blocco sociale maggioritario dell’ex partito comunista, e la sua rappresentanza politica, quella trascolorata nelle varie sigle. Nel prossimo biennio la parte residuale del “comunismo” all’italiana – tosco-emiliano – cioè il blocco della moderazione politica che gestisce l’economia delle banche e delle cooperative e le istituzioni di tre regioni, o poco più, non solo dimezzerà i suoi voti, ma rischia di perdere il diritto a rappresentare come partito quella parte residuale della società sindacalizzata, garantita, ridotta a poco più della rappresentanza di un’élite.

domenica 17 febbraio 2013

QUALE, MALEDETTA, SINISTRA?


Intorno a Essere di sinistra oggi. Guida politica al tempo presente, di Alex Foti, il Saggiatore, 2013, pp. 130, € 14.


È sempre divertente ed entusiasmante leggere Alex Foti, “bocconiano no global”, come si autodefinisce, ma, soprattutto, irregolare ed eretico attivista dei nuovi movimenti sociali nel passaggio di secolo e millennio: da Seattle, a Genova; dalla MayDay di San Precario alla MilanoX dopo quella “da bere”, fino all'Anarchy in EU contro la Grande Recessione e la triste austerity, “un cane che si morde la coda”! C'è una “S” di “sinistra” che sembra una scheda elettorale, in copertina, con quattro ali alzate, come se fossero ipotesi di aeroplanini di carta; e queste quattro, piccole ali hanno i colori della sinistra, oggi, per Alex Foti: black, red, green, pink.

Il black libertario, da V for Vendetta, indignados e Occupy, della rivolta di strada al tempo della Grande Recessione, come ci insegna Machiavelli, da oltre cinquecento anni: “li buoni esempi nascono dalla buona educazione, la buona educazione dalle buone leggi, e le buone leggi da quelli tumulti che molti inconsideratamente dannano”.